Meta ha aggiunto alcuni nuovi elementi al suo mini-sito Safety Hub che evidenzierà meglio le sue varie risorse di sicurezza per giornalisti e personaggi pubblici attraverso le sue app.
Come puoi vedere in questo esempio, Meta ha aggiunto una nuova sezione che offre consigli dedicati per i giornalisti che desiderano utilizzare al meglio le app di Meta, al fine di aiutarli a evitare rischi e danni.
A per Meta:
“Comprendiamo che i giornalisti corrono un rischio maggiore di danni a causa della loro occupazione. Vogliamo assicurarci che i giornalisti si sentano attrezzati per gestire la loro sicurezza online con strumenti e risorse per salvaguardare le loro fonti, contatti, accessi e informazioni personali”.
La sezione include una Guida alla sicurezza di 48 pagine per i giornalisti, che copre tutti gli aspetti dell’uso dell’app Meta, mentre ci sono anche collegamenti alla gamma di strumenti per la sicurezza dell’account di Meta, tra cui Facebook Protect, che fornisce misure di sicurezza aggiuntive per coloro che hanno maggiori probabilità di essere presi di mira da hacker.
Ci sono anche informazioni su come i giornalisti possono registrare i propri dettagli con Meta e il Meta Journalism Project, che mira anche a fornire protezione e risorse ai giornalisti.
Il Safety Hub di Meta include varie sezioni dedicate alle comunità vulnerabili, tra cui giovani, donne e sicurezza LGBTQ+, tra gli altri. Questo è in aggiunta ai suggerimenti generali sulla sicurezza e la protezione della piattaforma, mentre c’è anche un mucchio di collegamenti a risorse e strumenti di supporto esterni per aiutare tutti gli utenti a gestire le loro esperienze in-app.
L’aggiunta di una sezione dedicata ai giornalisti riconosce le sfide che devono affrontare, soprattutto nell’ambiente attuale in cui i corrispondenti sono demonizzati per il loro lavoro e presentati da molte persone influenti come rappresentanti di determinati regimi o organizzazioni.
Il che è prevalentemente falso, ma l’era del giornalismo partigiano, che, per inciso, è stato alimentato dall’impegno sui social media, ha confuso le acque su ciò che motiva tale, che ora vede sollevate domande su ogni giornalista, sul perché stanno dicendo cosa sono.
La stragrande maggioranza dei giornalisti non è influenzata da politici e/o benefattori miliardari con programmi distorti, la stragrande maggioranza sono pensatori indipendenti che cercano verità e trasparenza, nel modo migliore in cui possono comunicarlo. Ma con voci di spicco che cercano di screditare la copertura dei media, per qualsiasi motivo, ciò ha portato a un aumento delle critiche e del targeting dei giornalisti, motivo per cui Meta ora fornisce risorse di sicurezza specifiche per coloro che svolgono questa professione.
Il che è un triste stato di cose, ma questo è il mondo in cui viviamo attualmente.
Puoi consultare tutte le risorse del Centro sicurezza di Meta qui.