La rapida ascesa del nuovo social network Mastodon, pronto a scalzare in un battito di ciglia le censure di Twitter e l’impero Elon Musk
Gli utenti fedeli del noto social dei cinguettii sono preoccupati da future ripercussioni sulla libertà d’espressione ed hanno preso d’assalto la nuova piattaforma open-source libera da pubblicità che vanta già 4,5 milioni di iscritti
Uno dei vantaggi dell’essere uno degli uomini più potenti al mondo, è potersi permettere ogni lusso. Ben lo sa il magnate Elon Musk, che in pochissime ore ha convinto il consiglio di amministrazione di Twitter ad accettare la sua offerta dal valore di 44 miliardi di dollari, acquistando la società entro la fine del 2022. La stessa così, lascerà Wall Street per trasferirsi interamente nelle mani di un privato, che avrebbe il controllo totale del noto social network. Gli esperti giurano che si tratti dell’operazione più costosa di un’azienda ad un compratore privato negli ultimi 20 anni e gli utenti sono fortemente preoccupati dalle ripercussioni che la libertà d’espressione potrà avere sotto la gestione Musk, che promette grandissime novità. La prima potrebbe essere l’intensificazione della censura, per rendere così i cinguettii oasi felici dove trascorrere del tempo divulgando i propri pensieri su argomenti leggeri.
Non sono d’accordo gli utenti, che vorrebbero più spazio per la loro creatività: lo stesso Musk ha promesso di interfacciarsi costantemente con i fruitori, migliorando sempre di più l’esperienza online. Quando il gioco si fa duro però, i duri iniziano a giocare e dall’alto dei suoi quasi 51 anni, il magnate ha persino rilanciato la sua stessa sfida, provocando il mondo intero e scherzando su un eventuale nuovo doppio acquisto di McDonald’s e Coca Cola, ironizzando sulle macchine per i gelati o sulla ricetta segreta della nota bevanda. Ma in quel preciso momento, tra il serio ed il faceto, l’allarme è diventato sempre più preoccupante: c’è aria di cambiamento e si sa, i cambiamenti spaventano… perchè potrebbero minare tanti aspetti positivi. Nel dubbio ci si guarda intorno e precisamente in Germania, che nel 2016 ha dato i natali a Mastodon, un social network innovativo rappresentato dall’icona stilizzata di un simpatico mammut azzurro subito preso in considerazione dalla comunità social. La particolarità è la sua libertà d’espressione, open-source e decentralizzato ma soprattutto di proprietà della comunità, privo di algoritmi e pubblicità, il cui obiettivo è dare potere decisionale proprio al fruitore.
La base è molto simile a quella Twitter: i post pubblicabili in home possono contenere al massimo 500 caratteri, con la possibilità di aggiungervi allegati multimediali, sondaggi e premiare i contenuti più belli con una stellina. La timeline sistema le notizie principali in ordine cronologico, con la possibilità di ricercare i contenuti tramite gli hashtag, così come gli utenti tramite la loro popolarità. Non vi è pubblicità anche se non è escluso che in futuro si introduca un metodo di monetizzazione anche perché i download nelle ultime settimane stanno andando davvero a gonfie vele, raggiungendo un totale di 4,5 milioni di utenti registrati. Disponibile, ovviamente anche versione app che si può scaricare sui principali store mobile. Al momento, Mastodon stuzzica la curiosità di milioni di utenti, nonostante una struttura più complessa da quella basica di Twitter: c’è tutto il tempo per lavorarci, per una sfida che si preannuncia ambiziosa ed interessante. Parola di Elon Musk.