Ispirato a Facebook e Twitter dai quali è stato definitivamente bannato, Trump lancia il suo personalissimo social network sulle basi di un confronto libero ed onesto. Le condizioni da accettare al momento dell’iscrizione però, lasciano intendere ben altro
Sorprendere. E’ sempre più difficile riuscirvi nel mondo del web, che comprende un ventaglio fortemente ampio di app, innovazioni e prospettive. Ne sa qualcosa Donald Trump, tra i re dell’intrattenimento internazionale, spesso visionario e sopra le righe. Questa volta però, ha davvero lasciato i più di stucco, con un incredibile annuncio: nascerà in tempi brevi il suo primo social network. Ebbene sì: proprio lui, che ha avuto da sempre un rapporto molto turbolento con il politically correct e con i social, ufficialmente bannato per incitamento all’odio e tacciato di fake news da Twitter, Facebook e YouTube, ne ha creato uno nuovo di zecca che non lo escluderà, pronto a far concorrenza proprio a Meta. Il nome è TRUTH Social, in inglese “verità” e sarà online dal prossimo 21 febbraio 2022, disponibile in pre-ordine su Apple Store per iOs. La particolare app è stata già testata ed al momento non è ancora prevista per il mercato Android, affidata alla neonata società Trump Media & Technology Group, pronta a polemizzare contro le big della Silicon Valley che hanno estromesso il leader statunitense da tutti gli account.
La home è molto simile a quella di Meta, con il classico colore blu elettrico che fa da sfondo. I tratti distintivi ricordano invece quelli di Twitter, il social media preferito da sempre da Trump: il feed, i profili, le icone di risposta, le ricondivisioni, i like ed i commenti risultano molto simili, personalizzando i post che prendono il nome di truth ed i repost che si chiamano invece retruth. La mission della piattaforma è molto basica: incoraggiare una conversazione globale aperta, libera e onesta senza discriminazioni verso l’ideologia politica. Ecco la prima contraddizione: tra le poche regole previste e da sottoscrivere al momento dell’iscrizione, figura “non denigrare, offuscare o danneggiare in alcun modo il sito”. Qualcosa da rivedere sulla libertà d’espressione, insomma. Ma non solo: lo scorso 14 dicembre, Trump Media & Technology Group, ha annuciato la partnership con il colosso canadese Rumble per lo sviluppo di video e streaming su TRUTH, con una politica precisa di ribellione alla cultura del boicottaggio d’informazione, lasciando spazio ad idee diverse.
Il feed della piattaforma si chiamerà truth feed e avrà il consueto sistema di notifiche. Truth è soltanto il primo step di un impero di comunicazione ideato e creato dallo stesso Trump: seguirà anche una piattaforma di video-intrattenimento streaming in abbonamento chiamato TMTG+ e una rete di podcast in sinergia. Il valore azionario dell’operazione si aggira al momento già intorno ai 5,3 miliardi di dollari, aumentato in maniera significativa dopo la segnalazione della Reuters. Curiosità: al momento su Truth non è previsto un piano pubblicitario così come si legge nelle condizioni da accettare al momento dell’iscrizione: “in qualità di utente del sito, non è possibile utilizzarlo per fare pubblicità o per offrire e/o vendere beni e servizi”. Il progetto però, fa già gola a tantissimi imprenditori ed investitori: chissà se in futuro Trump voglia aprirsi a nuove soluzioni, portando sempre più in alto il nome di Truth.